Meo Fusciuni - Little Song - Parfum
Parfum 100 ml
"La solitudine dell’uomo passa attraverso il suono che lo accompagna nei pensieri, nell’ interpretazione che esso fa della sua vita, passa attraverso una piccola canzone ripetuta all’infinito, che diventa suono nel silenzio, profumo.
Un uomo nel suo nido, il tempo passa, senza poter uscire dal suo legame profondo con esso, spazio vitale e di attesa.
Tra le sue mani tiene stretto un mazzo di rose, (Ho solo dei fiori con me…) ormai secche dal tempo che le ha attraversate, solo la mano destra è libera, per toccare il perimetro delle due finestre da dove osserva il mondo, la mano sinistra sempre attenta a non far cadere le rose rosse. Per chi sono queste rose? (sul tavolo, il vaso dove ormai l’acqua stagnante sovrasta il profumo stesso dei fiori; una tazza di caffè e una sigaretta tra le dita della mia mano).
Le palle di vetro, a terra, continuamente fatte roteare per non fermare il tempo; il tempo non può fermarsi, cesserebbe l’attesa.
Ombrelli neri come persone, nel cortile della quiete, appaiono e scompaiono; persone e ombrelli, tutti sono girati, gli ombrelli non proteggono dall’acqua, persone non ascoltano altre persone. Ognuno è solo nel suo mondo, dove crescono le rose, quelle rosse, che portai con me."
PIRAMIDE OLFATTIVA:
Note di testa:
Bergamotto, Zenzero, Pepe rosa
Cuore:
Rosa Turca assoluta, Caffe, Liatris
Base:
Tabacco assoluta, Vetiver Bourbon,
Civet, Salvia assoluta, Muschio,
Cisto – Labdanum assoluta
Ciclo della Metamorfosi
Little song
Parfum
Little song mi ha portato a confrontarmi con la mia solitudine di uomo. La metamorfosi attraversa uno stato di coscienza, l’umana condizione.
Fermarmi è necessario, pensare è fondamentale al mio proseguire, capire che il nulla è tutto e che ogni frammento di questo lavoro trascorso con me stesso, racconta…
La solitudine è nella mia vita, è una componente che vive con il mio respiro, ma non sempre ho potuto parlare con lei. L’ho fatto ora, grazie a questo passaggio, al cambiamento fisico dal passato, un nuovo luogo dove rinchiudermi, dove nascondermi, dove ascoltare il suono del profumo. Il precedente stato di dimenticanza dell’obliò ha lasciato ora spazio ad uno mondo di ricordi, come una frana improvvisa. Io sono ancora lì, in una piccola stanza e aspetto. Fuori passa il tempo, passano le stagioni, passano le persone. Volano gli ombrelli nel cortile della quiete. Scrivevo tempo fa: “la metamorfosi che noi cerchiamo è nel cammino che stiamo facendo. Cadiamo, nel fondo, nel buio, nella grotta della vita, e da lì, sentiamo l’odore del cambiamento, della nostra metamorfosi”.
La personale solitudine dell’uomo con il tempo, con lo spazio, con le cose che ci circondano e mutano.
Composizione: Caffè, Rosa, Tabacco